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Dimensionamento, la contesa della scuola Carella: un pasticcio nel pasticcio

Bastava correggere la Delibera di Giunta comunale volutamente equivoca sul punto

Non c’è limite alla vergogna e alla presunzione di poter prendere in giro il mondo intero!

Al fine di risolvere l’ennesimo pasticcio sul dimensionamento scolastico 2025, relativo allo scorporo della scuola per l’infanzia Carella, dall’istituto comprensivo Verdi – Cafaro, per annetterla alla Cotugno – Maraldo, sarebbe bastato rettificare la volutamente equivoca delibera di giunta comunale del 2024.

L’Amministrazione Bruno, invece, decide di presentare ricorso al TAR contro la regione, scaricando colpe e allungando tempi e garanzie per la città, con tutte le conseguenze relative all’alea e dunque alla incertezza degli esiti di un giudizio.

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Dopo tutte le proteste che si sono levate contro il Piano di Dimensionamento Scolastico, ci si aspettava che il sindaco convocasse la giunta comunale per correggere la sgangherata, contraddittoria, bivalente e quindi equivoca, delibera della sua giunta: la n. 163 del 26/9/23.

Invece no, il sindaco convoca la giunta per deliberare un bel ricorso al TAR contro la Regione Puglia, che non avrebbe ben compreso il capolavoro della delibera della giunta comunale n. 163. Il ricorso infatti è contro la delibera della giunta regionale n. 1891 del 20 dicembre 2024 che, guardando solo i numeri, ha deciso di accorpare il plesso della Carella (scuola per l’infanzia) alla Cotugno.

Ancora una volta, come nella delibera 163, il sindaco decide di non decidere, ovvero far morire il problema nelle nebbie e spostarlo in là a quando non si potrà fare più niente.

La soluzione più semplice e rapida sarebbe stata quella di correggere la propria delibera, la n.163 e dialogare con la Regione per una conseguente correzione della delibera n.1891 della Regione. Anche perché, quando hanno voluto, dalla Regione si son fatti fare fior di leggi e delibere!

Il motivo di tale sconquasso determinato nel mondo scolastico è presto spiegato. Nella nostra città siamo in presenza di un forte decremento demografico. In conseguenza di ciò l’Istituto Comprensivo “Verdi-Cafaro” tende, comprensibilmente e giustamente, a conservare tutti i propri livelli di istruzione e di alunni, confidando che il decremento di iscritti sia naturale come per tutti gli altri e non artificiale, cioè provocato dalla Amministrazione Comunale.

A questo punto è proprio l’amministrazione che stacca la Scuola per l’infanzia Carella dalla “Verdi-Cafaro”, situata a 30 metri, per aggregarla alla “Cotugno di Via Da Villa-Fucà, a più di due Km.

Tanto è scritto in quella delibera 163, ma nella medesima delibera si sostiene anche il contrario e questo equivoco va chiarito prima possibile!

Non c’è un motivo logico che spinge l’amministrazione a questo comportamento. Mentre tutto regge se si immagina che questo bailamme serve a risolvere parzialmente i frequenti problemi di numero in consiglio comunale, assicurandosi il favore di qualche consigliere interessato.

Non crediamo sia questo il modo di amministrare la cosa pubblica.

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